Monzambano
Monzambano, con un’estensione di circa 30 kmq ed una popolazione di circa 4.800 abitanti, si trova nel cuore delle Colline Moreniche del Garda. Insieme a Ponti sul Mincio, costituisce l’estrema punta settentrionale della provincia di Mantova. Tuttavia, è solo dal 1805 che ne fa parte perché prima, salvo brevissimi periodi, è sempre sotto influenza veneta. Inoltre, fino alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, era Diocesi di Verona. Questo si percepisce nel dialetto, nella cucina, e nella memoria locale.
Castellaro Lagusello fa parte della municipalità di Monzambano solo dal 1806, prima era un’entità distinta, con storia parzialmente diversa.
MONZAMBANO
Il nome stesso del paese rivela le sue caratteristiche morfologiche e la sua conformazione; sebbene ci siano più ipotesi, le più accreditate farebbero derivare il nome da “Mons Ambus” (ovvero: due monti) oppure dal celtico “Mons Zambana” (cioè, monte della curva, curva che si riferirebbe probabilmente all’avvallamento tra le due colline su cui si trova il Castello).
In ogni caso, appare evidente che la prima caratteristica del territorio è quella di seguire l’andamento delle colline su cui il Castello è adagiato.
Altro elemento interessante è lo stemma: quello che è attualmente in uso – un paesaggio acquatico con due colline sullo sfondo coronate da cipressi, un accenno di canneti ed un cane da caccia in primo piano – non è l’originale stemma di Monzambano, bensì piuttosto il frutto di una lenta modifica avvenuta tra l’Ottocento e gli inizi del Novecento di quello antico, e ne stravolge i due elementi essenziali, l’immagine del cane e quella delle colline. Quello autentico (sulla chiave di volta del Comune) mostrava un cane da guardia e due colline con due lingue di fuoco al culmine, entrambi simboli della fedeltà del paese agli Scaligeri.
Il castello è la parte più antica di Monzambano. Da lì in poi, il paese si è sviluppato scendendo verso il Mincio, che ha sempre rappresentato un elemento essenziale per il paese.