– Ponti sul Mincio
Monumento ai caduti
Dopo numerose discussioni sin dal 1923, in merito alla costruzione di un sacello o un parco delle rimembranze, nel 1932 si costituisce il Comitato “pro monumento”, il quale affida la progettazione di un monumento all’ingegnere Giancarlo Maroni, amico di Fulvio Balisti e famoso per la creazione del Vittoriale di Gardone Riviera, ultima dimora di Gabriele D’Annunzio.
Il monumento venne ufficialmente solennemente inaugurato il giorno 20 ottobre 1935, dopo due anni di lavoro, alla presenza delle autorità e della popolazione.
Il progetto del monumento fu pensato da Maroni come un Sacrario da ascendere, attraverso una scenografica gradinata che ha origine al centro di quattro poderosi portali ad arcosesto in pietra, alti oltre 6 metri rispetto alla quota della piazza, posti su uno stilobate rialzato da alcuni gradini.
La scalinata in pietra rossa di Verona, nella sua parte più alta, dinanzi al “Terrazzo della Gloria” di forma circolare, si divide in due rampe simmetriche ed avvolgenti con ampi gradoni in acciottolato, che conducono a via Castello.
Sul primo ampio pianerottolo, al centro della scala, è stato realizzato il “Pilo degli Eroi”, un blocco di pietra monolitico su cui sono riportati i nome dei Caduti e da cui svetta un pennone porta bandiera oggi in ferro, ma che in origine era caratterizzato da un elemento in travertino scanalato che includeva un fascio littorio.
Ai lati dell’edificio si trovano due aiuole perfettamente uguali, contornate da muro perimetrale in pietra, basso e curvo e ringhiera in protezione un ferro, al centro delle quali è stato messo a dimora un piccolo Cedro del Libano, oggi di altezza di quasi 15 metri.
Ai lati del secondo tratto di scalinata, si trova un gradino degradante caratterizzato da due grandi cespugli di Alloro, mentre sulla sommità del “Terrazzo della Gloria” e nelle aree verdi, sono stati messi a dimora Cipressi che, insieme alle altre essenze arboree, costituiscono il parco della Rimembranza.
Il complesso viene restaurato nel 2009.