– Sirmione
Grotte di Catullo
La storia della penisola di Sirmione ha inizio nel secondo millennio a.C., l’età del Bronzo, attestata dalla presenza di insediamenti palafitticoli lacustri rinvenuti, oltre che nella zona di Lago della Maraschina (nel Comune di Peschiera), anche in quelle di Porto Galeazzi (nel Comune di Sirmione) e di San Francesco (nel Comune di Desenzano).
In età Romana Sirmione sorgeva sulla via Gallica, antica strada che da Bergamo e Brescia arrivava a Verona, per collegarsi alla via Postumia. Sulla collina che prende il nome di “Grotte di Catullo”, sorgono le rovine della villa romana (I secolo d.C.) che una lunga tradizione, priva di fondamento, attribuisce al poeta Catullo. In quel periodo, tutta la costa del basso Garda era in realtà stata eletta come luogo di villeggiatura di famiglie patrizie, come dimostra il rinvenimento, nel sito sirmionese, di almeno tre ville, le cui rovine sono state ribattezzate appunto “Grotte di Catullo”. Distribuite su un’area di due ettari in posizione panoramica, rappresentano la più imponente zona archeologica dell’Italia settentrionale.
Per l’invidiabile posizione, le Grotte di Catullo di Sirmione sono tra i più affascinanti siti archeologici d’Italia e rappresentano i resti di una villa romana edificata tra la fine del I secolo a.C. e il II secolo d.C.
Sono una tappa obbligata non solo per gli amanti della storia, con la visita al parco, ai resti e all’adiacente museo, ma anche per chi non vuole perdersi panorami unici e incantevoli.
Storia delle Grotte di Catullo a Sirmione
Furono alcuni viaggiatori quattrocenteschi a scambiare per grotte naturali le rovine della villa romana che sorgevano sulla punta di Sirmione e che erano invase dalla vegetazione: i loro resoconti si sovrapposero alla credenza popolare secondo cui il sito fosse quello della villa di proprietà del poeta del periodo romano Gaio Valerio Catullo (84-54 a.C.), che a Sirmione aveva dedicato delle composizioni e che però visse sicuramente prima della costruzione dell’edificio.
Il nome di Grotte di Catullo, nato per queste denominazioni arcaiche, identifica la villa affacciata al Lago di Garda, sulla punta di Sirmione, che si ipotizza appartenesse alla Gens Valeria, una famiglia di Verona.
Museo archeologico di Sirmione
Aperto nel 1999, il Museo archeologico di Sirmione si trova all’interno dell’area archeologica delle Grotte di Catullo e ospita reperti legati alla storia di Sirmione e del Lago di Garda, oggetti provenienti dagli antichi siti palafitticoli che circondano la penisola sirmionese e numerose testimonianze di epoca romana e medievale rinvenute a Sirmione.
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Come arrivare
Piazzale Orti Manara, 4, 25019 Sirmione BS