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il sacro, le pievi e i luoghi della riflessione

nei territori dell’Alto Mantovano è possibile individuare una geografia del sacro, espressione della devozione dei fedeli.

Nei territori dell’Alto Mantovano è possibile individuare una geografia del sacro, espressione della devozione dei fedeli. Il percorso che qui si propone incontra, accanto agli aspetti monumentali, anche figure che, più di altre, hanno caratterizzato questa dimensione della scoperta dell’Ecomuseo. Partiremo quindi da Monzambano, Volta Mantovana per Cavriana e quindi Castiglione delle Stiviere. A Lonato e Desenzano del Garda i percorsi legati alle Abbazie e Santuari.

Gli edifici di culto sono generalmente posti nei pressi dei centri abitati, spesso in posizione rialzata e strettamente relazionati con il contesto territoriale: colline, fiume, canali, campi coltivati. Sono in particolare diffuse tre principali tipologie di luoghi di culto: la chiesa parrocchiale, l’oratorio e il capitello. Tra gli insediamenti più interessanti emergono proprio quelli che mantengono uno stretto rapporto con l’elemento naturale, rappresentato da

  • chiesa e corso d’acqua: le chiese, perlopiù parrocchiali, sono collocate in prossimità di corsi d’acqua e in particolare del fiume Mincio;
  • chiesa e incrocio stradale: Oratorio di Santa Maria delle Grazie o Staffolo delle Corsare a Castellaro Lagusello;
  • chiesa e campi coltivati: si tratta prevalentemente di oratori isolati o annessi a corte agricole, fra i quali spicca la medievale Chiesa della Madonnina di Mezzacampagna a Cereta di Volta Mantovana, situata all’incrocio di strade che dividono i campi.

Merita un’attenzione particolare il rapporto tra edifici sacri e fiume, aspetto caratteristico e intenzionalmente ricercato di questo territorio. Ne è un esempio la Parrocchiale di San Michele Arcangelo di Monzambano, eretta tra il 1743 e 1777, interessante esempio di architettura barocca. La sua struttura è imponente e sviluppata soprattutto in altezza, tanto da essere evidente dal territorio circostante. La facciata è rivolta a ovest verso la Rocca, mentre l’alto campanile e l’abside sono ad est, verso il canale e il Mincio, dai quali sono separati da una sponda scoscesa. L’altare maggiore è di scuola bresciana ed è uno degli elementi più interessanti della chiesa, riccamente ornato da intarsi riproducenti elementi floreali e faunistici di madreperla, lapislazzulo e marmi pregiati. Cristianesimo e umanesimo convergono nella religiosità diffusa nei territori delle colline moreniche, che hanno dato i natali a figure universalmente note, come San Luigi Gonzaga. L’arte e le forme della devozione riverberano l’identità spirituale dei territori, che le ritualità stagionali legate al lavoro nei campi hanno ulteriormente influenzato.

Il percorso

Fonti esterne