3.1
il gusto nel territorio
Nell’Alto Mincio, i cuochi di casa e gli chef dei ristoranti non scartano mai il pane raffermo, ingrediente prezioso per uno dei piatti più diffusi sulle tavole delle colline: i capunsei. Eredità, secondo alcune fonti, di emigranti tirolesi (alle porte di Volta Mantovana esiste un Borgo Tirolo), ricordano da lontano proprio i canederli. Il pane vecchio (rigorosamente pane comune, non condìto) viene impastato con Grana Padano, burro, brodo di carne, noce moscata, uova, prezzemolo e, volendo, aglio. Ha origini antiche un’altra prelibatezza simbolo dei colli: la torta di San Biagio. Per gustarla bisogna salire a Cavriana. La base della torta è friabile come una crostata, mentre il ripieno alle mandorle è soffice e goloso.
Il tortellino, dal nord al sud del fiume lo chiamano agnolino: il ripieno varia da zona a zona, forse addirittura da famiglia a famiglia. È il primo piatto delle feste, del giorno di Natale o del Capodanno. Cotti in un brodo di carni miste oppure in brodo di gallina o cappone, gli agnolini possono anche prendere il posto dell’antipasto, serviti in una scodella alla quale si aggiunge un abbondante sorso di lambrusco: è il “sorbir d’agnoli”, in dialetto “bevr’in vin”. Ad accompagnare tante specialità, l’Alto Mincio offre una carta dei vini ricca e variegata. Tra i rossi, i vitigni più diffusi sono il merlot e il cabernet, spesso assemblati in vini che richiamano lo stile d’Oltralpe e, non di rado, affinati in legno. Sta prendendo sempre più piede la vinificazione in rosato, per la produzione del chiaretto (del resto, il lago di Garda, dove questa tipologia impera, è a pochi chilometri). Quanto ai bianchi, sui colli la fanno da padroni chardonnay, pinot bianco e pinot grigio, cui si aggiungono sauvignon blanc e garganega. Una produzione cresciuta soprattutto negli ultimi anni è quella degli spumanti brut, in gran parte a base di chardonnay e di pinot nero# vinificato in bianco. Per concludere il pasto, lasciatevi tentare da un bicchiere di vino passito, un prodotto dalla lunga storia ma riscoperto soltanto nell’ultimo decennio. Volta Mantovana, ogni fine aprile, dedica ai passiti anche una mostra nazionale annuale.
Comuni ai banchetti di tutta la provincia mantovana che si affaccia sul Mincio sono i tortelli di zucca. Il ripieno ricorda i fasti gastronomici rinascimentali: zucca (quella coltivata nella pianura mantovana ha forma globosa e schiacciata ai poli, con la buccia che va dal verde al grigio), amaretti sbriciolati, mostarda di mele, grana padano gli ingredienti che non mancano mai. Varia il condimento: salsiccia, burro fuso e salvia, oppure salsa di pomodoro fresco. Consigliamo di provarli in tutte le versioni, per apprezzarne le diverse sfumature di gusto.
Nella parte mantovane delle colline moreniche del Garda è diffuso il “risot menà”, il risotto vero e proprio, con la salsiccia ma morbido e mantecato. La ricetta prevede riso vialone nano cui si aggiungono le salamelle mantovane, piccoli insaccati di suino non stagionati (ottimi anche alla griglia), o il pesto (o pistum), la stessa carne delle salamelle ma senza il budello che le avvolge, grana padano e un po’ di burro.
Un altro piatto che qui spopola è il luccio in salsa, luccio lessato e spolpato condito con capperi, acciughe e peperoni, servito con la polenta fresca e morbida oppure abbrustolita. Con la polenta vale la pena d’assaggiare anche il pesce gatto, di solito fritto, oppure buttarsi sui prodotti ricavati dal principe della gastronomia mantovana, il maiale. A partire dal “gras pistà”, lardo di maiale tritato al coltello insaporito con l’aglio, per proseguire con il salame mantovano (caratterizzato da un “impasto” di aglio e vino rosso) e con il cotechino. In giro tra i borghi lungo il fiume, vale la pena lasciarsi tentare dalle panetterie. Da provare la schiacciata, una focaccia morbida che la tradizione vuole preparata con lo strutto, la schiacciatina, e le diverse tipologie di pane (tra le più antiche c’è il baule mantovano).
I forni sono il regno di alcuni tra i dolci più amati da queste parti. La sbrisolona, una torta dura realizzata mettendo insieme farina bianca e di mais, mandorle, burro, zucchero e strutto, è il più diffuso. Altrettanto secca è la torta di tagliatelle. Per chi preferisce qualcosa di più morbido c’è, invece, il bisulàn. I palati più raffinati potranno trovare specialità locali alla loro altezza in pasticceria. Tra le tante la torta elvezia, eredità di una famiglia di pasticceri svizzeri che arrivarono a Mantova alla fine del 1700. Fu invece un pasticcere ebreo di Salonicco a introdurre in città la torta greca.
3.2
la strada dei Vini e Sapori Mantovani
Un viaggio fra i vini, i sapori, le bellezze storico architettoniche e i patrimoni naturalistici del mantovano.
Se Mantova è una delle principali città italiane dell’arte, il suo territorio è celebre anche per la ricca gastronomia e per i prodotti della terra, tra i quali la vite occupa un posto privilegiato, affiancata dalle pere, dai meloni, dalle cipolle e dai cereali. Qui la tradizione vitivinicola trova la sua migliore espressione grazie alla conformazione del terreno, all’esposizione al sole e al clima mite. Attualmente sul territorio della DOC Garda Colli Mantovani sono più di mille gli ettari coltivati a vigneto; antica e fortunata è anche la secolare tradizione di cultura vitivinicola del comprensorio della DOC Lambrusco Mantovano.
Un viaggio attraverso la natura e la civiltà del Mantovano non può esimersi dal prendere in considerazione l’impronta profonda portata a questi luoghi dalla dinastia dei Gonzaga, che ai piaceri della vista e della fantasia accostavano quelli del gusto.
Prodotti Tipici
Grana Padano DOP, Pera Mantovana IGP, Parmigiano-Reggiano DOP, Salame Mantovano, Zucca Mantovana, Cipolla di Sermide, Melone Mantovano, Tartufo
Piatti Tipici
Tortelli di zucca, Capunsei (gnocchetti di pane), Tortello amaro, Risotto alla pilota, Luccio in salsa, Stracotto d’asino, Cotechino, Sbrisolona, Torta di rose, Anello di monaco, Helvetia, Torta di tagliatelle
Vini
Garda Colli Mantovani DOC: Rubino/ Chiaretto/Bianco/Merlot/Cabernet/ Chardonnay/Sauvignon, Garda DOC, Lambrusco Mantovano DOC, Provincia di Mantova IGT, Sabbioneta IGT, Quistello IGT, Alto Mincio IGT
3.3
la strada dei Vini e dei Sapori del Garda
La Strada dei Vini e dei Sapori del Garda si sviluppa nell’entroterra della sponda lombarda del Lago di Garda, unendo Limone con Peschiera e spandendosi nelle zone di produzione delle DOC Garda Classico, Lugana e San Martino della Battaglia.
Scandendo lungo il percorso numerose sono le località da visitare, sia affacciate sul lago che all’interno dove il paesaggio si arricchisce di colline e montagne boscose. Non può mancare a Gardone Riviera la visita al Vittoriale degli Italiani, la casa museo di Gabriele D’Annunzio. Altre tappe imperdibili sono la cittadina di Salò, la Rocca di Manerba e il suo Parco Naturale Archeologico, la Rocca di Lonato con la Fondazione Ugo da Como. Da Lonato, sulle cime delle colline al margine meridionale della Valtenesi, attraverso Calvagense della Riviera si arriva a Polpenazze, che è l’epicentro attorno al quale ruota la produzione vitivinicola della sponda occidentale del Lago di Garda. Lungo questo percorso molti sono i punti di spicco: dalla chiesa romanica di S. pietro in Lucone del IX secolo di Polpenazze, al Castello di Soiano (IX secolo), fino ai resti del Villaggio palafitticolo nei pressi del laghetto di Sovenigo, nel territorio di Puegnago. Celebre anche San Martino della Battaglia con la Torre Sacrario inaugurata nel 1893, per ricordare la vittoria dei Piemontesi e Francesi sugli Austriaci nel 1859. Il turismo enogastronomico si concilia qui perfettamente con un patrimonio naturale e artistico supportato e valorizzato dal lago di Garda che, con il suo clima mite e ventilato, fornisce la pratica di tutti gli sport d’acqua.
Prodotti Tipici
Olio Extravergine di Oliva Garda DOP, Grana Padano DOP, Formaggella Tremosine, Formaggella della Valtenesi, Soppressata bresciana, Salumi DECO, Pesci d’acqua dolce.
Piatti Tipici
Frittura di agone, Anguilla alla griglia, Zuppa di cavedano, Spiedo, Trippa in brodo di verdure, Schiacciata in farina gialla, Bossolà di giuggiole.
Vini
Garda Classico DOC Bianco / Rosso e Rosso Superiore / Chiaretto / Groppello e Groppello Riserva, Garda Bresciano DOC Novello, San Martino della Battaglia DOC e San Martino della Battaglia DOC Liquoroso, Lugana DOC / Lugana DOC Superiore / Lugana DOC Spumante