– Pozzolengo
Il territorio
Il Comune di Pozzolengo conta 3607 abitanti (Pozzolenghesi), ha una superficie di 21,1 chilometri quadrati ed è posto a 135 metri sopra il livello del mare. Naturale e ultima balconata sulla distesa che accoglie la zona viticola del “Lugana“, Pozzolengo si adagia tra le Colline Moreniche al confine tra le province di Brescia, Mantova e Verona, alternando pianori a piccole alture, filari di pioppi, salici, platani e olmi a zone umide, fra cui gli incantevoli laghetti della Mantellina, ricche coltivazioni a vegetazione spontanea. La vicinanza del Lago di Garda addolcisce il clima e consente lo sviluppo di specie vegetative e faunistiche diverse. Caratteristico anche per le sue produzioni enogastronomiche fra cui i biscotti di Pozzolengo, il salame morenico De.co, il vino Lugana Doc e non ultimo lo Zafferano di Pozzolengo produzione di nicchia e di altissima qualità. Il comune è dominato dal possente Castello, costruito sulla sommità del Monte Fluno intorno all’anno Mille, al cui interno è presente un borgo medievale fortificato ancor oggi abitato, e da cui si può ammirare il sottostante Parco Don Giussani. Nella cortina delle mura con merlatura guelfa, sono inserite numerose torri cilindriche, soprattutto nei lati ovest e sud mentre nel lato nord vi è una torre quadrata (Mastio), che ospita l’entrata del Castello. Una delle torri cilindriche è stata adibita dal XV secolo a torre campanaria. All’interno del Castello si possono ammirare i resti della Chiesa di San Lorenzo martire, protettore degli appestati, che presenta frammenti di un affresco medievale del 1300 che copriva l’abside, raffigurante Cristo insieme agli evangelisti Marco e Giovanni. Il Castello è recentemente stato valorizzato grazie anche ai lavori di riqualificazione delle vie interne portati a termine dall’Amministrazione Comunale.
A Pozzolengo non vanno dimenticati: la Chiesa parrocchiale di San Lorenzo, edificata nel 1510, che, situata in centro vicino a Palazzo Gelmetti, ora sede municipale, custodisce un organo Antegnati del 1600 e tele di grande pregio artistico. Dietro la Chiesa fu edificato l’oratorio nel 1966 ad opera dell’allora parroco Don Armando Scattolini. Proprio a lui è stato intitolato un nuovo campo da gioco in cemento nel 2016, luogo dove si svolgono oggi eventi, attività comunitarie e di educazione cristiana per bambini, ragazzi, adolescenti, giovani e famiglie. La Residenza Piavoli, attualmente di proprietà della famiglia Piavoli, era anticamente residenza di una delle famiglie più importanti di Pozzolengo, i Gelmetti. Essi abitarono in questo magnifico Palazzo verso la fine del 1700 dopo esservi trasferiti dalla loro abitazione interna al maniero. Venne ritrovata durante i lavori di restaurazione della piccola chiesa in Castello – che presenta affreschi del 1300 – una pietra la cui incisione sovrascritta confermava la potenza della famiglia Gelmetti per Pozzolengo in quegl’anni. Tale pietra si trova ora nell’abside della piccola chiesa.
Palazzo Piavoli presenta affreschi e strutture architettoniche del 1800.
Altro esempio di villa storica a Pozzolengo è Villa Albertini con l’antistante Piazza Don Gnocchi; antica dimora situata nel cuore della cittadina, è stata ricevuta con un lascito testamentario dalla Fondazione Don Carlo Gnocchi ed è stata completamente ristrutturata grazie ad un accordo con la locale Amministrazione Comunale. Al suo interno è ora ospitata la comunità residenziale “Villa Albertini”. Un ampio porticato, un giardino interno ed una splendida terrazza che si affaccia in un parco con vista castello medievale offrono agli ospiti la possibilità di godere di ampi spazi aperti.
L’Abbazia di San Vigilio fu eretta nel 1104, in seguito perfettamente restaurata e si trova ora all’interno dello Chervò Golf Hotel e Resort San Vigilio (importante struttura turistica e sportiva del paese). La chiesa è visitabile, e tutte le domeniche vi si celebra la Santa Messa. Fu eretta nel 1104 dai monaci benedettini, è uno dei monumenti religiosi di quell’epoca meglio conservati sul territorio. Infatti esistono ancora la chiesa con il campanile ed all’interno il porticato ed il cortile dell’antico convento. Si tratta di un complesso rinnovato dopo il 1443, quand’era abate il veneto Pietro Lippomano, poiché nei secoli precedenti, l’abbazia aveva subito danni molto gravi. La riedificazione ebbe termine nel 1481.
All’inizio del ‘600 l’abitato di Pozzolengo risultava essere tra i più fiorenti dell’area. Tre decenni più tardi, però, durante la battaglia di Mantova e del Monferrato, Pozzolengo subì un terribile assedio da parte dei lanzichenecchi, violenti soldati mercenari giunti in Italia per sostenere le truppe spagnole contro la Francia, guidati dal sanguinario conte Rambaldo di Collalto. Essi, dopo avere sterminato le milizie veneziane a Goito, entrarono a Peschiera del Garda, che venne conquistata e messa a ferro e fuoco. Dopo Goito e Peschiera, la tappa successiva dei barbari fu Pozzolengo. Dopo alcuni giorni di assedio alle mura del castello dove gli abitanti si erano rifugiati, questi riuscirono a respingere i lanzichenecchi infliggendo loro significative perdite. L’operazione venne lodata con un encomio autografo del Doge Nicolò Contarini. Era il 14 giugno 1630. Successivamente anche il Doge di Venezia elogiò la popolazione di Pozzolengo per la sua stoica resistenza. Nell’ottocento Pozzolengo fu teatro delle battaglie risorgimentali che condussero all’indipendenza ed all’unificazione d’Italia e, in particolare, della battaglia di San Martino e Solferino del 24 giugno 1859: combattuta fra l’esercito austriaco e quello franco-sardo che concluse la Seconda Guerra di Indipendenza Italiana. Fu la più grande battaglia, dopo quella di Lipsia del 1813, con la partecipazione di oltre 230.000 soldati.