– Castiglione delle Stiviere
La via del Confine
Così chiamata perché segue l’andamento del confine del territorio castiglionese. Arrivando da Solferino la prima tappa del percorso è Grole (frazione castiglionese), proseguendo per Via Valle Scura si arriva alla Località di Astore: inserita nel cuore delle colline Moreniche di Castiglione delle Stiviere, la frazione di Astore è immersa in un caratteristico paesaggio agrario all’interno del quale si rileva un’interessante zona umida, situata a nord della frazione, collegata con il vaso Albana, che scorre immediatamente più a valle passando accanto all’abitato. Seguendo la via del confine si arriva alla Zona Umida di Valle: nonostante costituisca una piccola parte del territorio di Castiglione delle Stiviere, essa rappresenta un’oasi di pace per flora e fauna, offrendo un’immensa ricchezza dal punto di vista di specie animali (il raro tarabuso, l’airone rosso, bianco e cenerino, il martin pescatore, la folaga, il tuffetto, il falco di palude) e vegetali (i canneti, i cariceti, i boschi igrofili, la vegetazione riparia erbacea e l’abbondante presenza della rarissima viola maggiore). Situata al centro di un’ampia area boschiva, comprendente un bosco didattico di recente piantumazione, costituisce un piccolo angolo di paradiso per tutti gli amanti della natura. Il percorso procede arrivando alla Chiesa – Eremo di Santa Maria Delle Rose (Ghisiola): suggestiva chiesetta immersa nel verde paesaggio collinare, è un luogo di riflessione e religioso silenzio. Qui Marta Tana, la madre di San Luigi Gonzaga, si recava per pregare davanti all’affresco della Madonna delle rose. Il percorso di confine si conclude con l’arrivo al Prato Arido di Monte Merlo: la presenza di prati aridi gli dona una grande biodiversità naturalistica. Rilevante la presenza di alcune specie di orchidee e una notevole fauna entomologica tra cui spiccano diverse specie di farfalle, rettili, piccoli mammiferi e uccelli tra cui molti rapaci.